Per descrivere la città di Novara, non si può che partire dai 122 metri di altezza della cupola di San Gaudenzio, capolavoro di Alessandro Antonelli. Ma la città del Piemonte, in cui si respira un’atmosfera a metà tra il rigore piemontese e la vivacità meneghina, conserva anche altri tesori storico-artistici, di cui fa bella mostra il suo elegante centro cittadino, chiara espressione della sua storia.
Novara si trova in una posizione strategica e per questo fu uno snodo importante anche nell’antichità (da qui passava la via delle Gallie, la strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia).
Fu dominata dai longobardi, nel XII secolo fu avamposto dei Visconti e degli Sforza. È proprio in questa città che nacque il Risorgimento italiano, dopo che nel 1849 l’esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci del maresciallo Radetzky, Carlo Alberto di Savoia abdicò e la città fu occupata dagli austriaci.
Grazie alla sua pianta romana è difficile perdere l’orientamento, non fosse altro che come punto di riferimento basta prendere la stupefacente cupola della Basilica di San Gaudenzio, definita “la struttura muraria più ardita nella storia dell’architettura mondiale”, nonché simbolo della città: alta 122 metri, ha un peso di oltre 5.500 tonnellate ed è stata costruita interamente in mattoni partendo da tre cupole concentriche. È opera di Alessandro Antonelli al quale si deve anche la monumentale facciata d’ingresso. Sempre dell’Antonelli è l’imponente struttura del Duomo neoclassico, che sorge su piazza della Repubblica: dedicato a Santa Maria Assunta, è stato ricostruito dalla seconda metà dell’800, abbattendo la precedente cattedrale romanica.
Del periodo paleocristiano il vicino Battistero rappresenta la più antica costruzione religiosa della città, nonché una delle più antiche del Piemonte, al cui interno si possono ammirare affreschi dell’XI secolo raffiguranti temi dell’Apocalisse e del Giudizio Universale.
Vicino si nota un cortile su cui si affacciano quattro edifici di epoche diverse: siamo nel complesso del Broletto con il Palazzo del Comune, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Referendari e quello dei Paratici. Fulcro della vita civile cittadina durante il medioevo e in seguito adibito a carcere, ora al suo interno ha anche sede il Circolo dei Lettori, luogo di ritrovo per tutti gli amanti della lettura con un calendario di incontri, presentazioni e festival.
Non si può lasciare Novara prima di aver assaggiato le sue specialità gastronomiche: i biscotti di Novara (i celebri Camporelli) e il goloso dolce di San Gaudenzio, entrambi in bella mostra nelle vetrine delle pasticcerie che affollano il centro. Se invece prediligete il salato niente paura: la grande varietà di salumi e formaggi (su tutti il Gorgonzola) rende la città ideale per un aperitivo con un Campari, celebre bevanda nata proprio qui.